Consigli per la pratica on-line
COSA DEVO SAPERE PER PARTECIPARE
Prepara un ambiente tranquillo e accogliente dove poter praticare, silenzia il cellulare affinché tu possa praticare indisturbato. Assicurati di non aver mangiato nulla o molto poco almeno due ore prima della pratica. Molte posizioni, in particolare le torsioni e i piegamenti indietro, massaggiano gli organi addominali e con la pancia piena potresti avere una sensazione spiacevole. Sii pronto ed effettua l'accesso 5- 10 minuti prima dell'inizio della classe. Il link per ciascun evento che hai prenotato verrà depositato nel tuo indirizzo e-mail automaticamente 15 minuti prima dell'inizio. Devi solamente cliccare sul link e sei subito live.
DI COSA HO BISOGNO PER LA LEZIONE DI YOGA?
- di uno spazio tranquillo dove praticare indisturbato
- di una connessione internet stabile
- di un computer o un tablet
Tieni pronto il tuo tappetino yoga. Per evitare di farti male, ti consiglio di utilizzare un tappetino yoga antiscivolo. Un abbigliamento sportivo che ti permetta di sentirti a tuo agio e di muoverti con comodità andrà benissimo. Cerca tuttavia di evitare capi eccessivamente attillati o troppo larghi per evitare di inciampare.
Consiglio inoltre di procurarti:
n.2 blocchi yoga
n.1 cintura yoga
n.1 bolster yoga
n.1 cuscino da meditazione o una coperta sulla quale sederti
Come alternativa potresti usare un cuscino da divano per la meditazione e al posto della cintura un asciugamano o cose similari. I blocchi yoga tuttavia fanno davvero la differenza, soprattutto se sei agli inizi : )
"If Yoga was about flexibility all the gymnasts would be enlightened" – Rod Stryker
"Se lo yoga fosse solo un fatto di flessibilità, tutti i ginnasti sarebbero degli illuminati" - Rod Stryker
I MIEI CONSIGLI
Lo yoga è una scienza, una filosofia, un viaggio spirituale che ha le sue origini in India. Dalla sua millenaria storia provengono le pratiche arrivate fino ai giorni nostri come le posizioni (Asana), le tecniche di respirazione (Pranayama), le chiusure energetiche (Bandha), la pratica della meditazione e quella dei mantra.
Visto da fuori potrebbe sembrare che lo yoga degli Asana, del mero esercizio fisico, sia in qualche modo una forma di ginnastica o sport. Tuttavia praticare Asana non significa praticare sport. E praticare Asana non significa nemmeno praticare yoga. La pratica degli Asana è un pratica di mindfullness, di meditazione in movimento. La differenza più grande tra ginnastica e Asana è il modo in cui noi pratichiamo, l'atteggiamento interiore, vale a dire la consapevolezza, così come l'intenzione con cui noi pratichiamo. L'intenzione, detta anche Sankalpa, è parte della magia e del rituale della pratica. Lo scopo ultimo dello yoga è quello di raggiungere la libertà (Moksha), facendo spazio e purificando da tutto ciò "che tu non sei" per avvicinarti a una versione migliore, più completa di te.
Per una pratica sicura, armonica e amorevole desidero darti dei suggerimenti:
- RISPETTA IL TUO CORPO
Ciascuno di noi parte da condizioni fisiche diverse. Ascolta i segnali che manda il tuo corpo e rispetta i tuoi limiti. Non andare oltre a ciò che la tua forza, condizione o allungamento permettono. Attraverso lo yoga impariamo a diventare più sensibili nei confronti del nostro corpo e a sviluppare una migliore consapevolezza corporea. Pratica con un atteggiamento gentile e amorevole nei tuoi confronti. Se una posizione è troppo difficile o dolorosa, scegli una variazione più semplice o fai una pausa nella posizione "del bambino" o da seduto.
- SICUREZZA
Allungare e rinforzare la muscolatura può e vuole essere una sfida, tuttavia non dovresti mai arrivare a sentire dolore. Il dolore è un segnale che manda il tuo corpo per dirti che sei andato troppo in là. Fai un passo indietro e per evitare infortuni segui sempre l'allineamento corretto della posa praticando in ciascuna lezione solo ciò che per il tuo corpo è fattibile. Utilizza i blocchi yoga e l'attrezzatura, tasta i tuoi limiti ma non andare oltre. Hai sempre la possibilità di riposarti nella posizione "del bambino" o nel "cane a faccia in giù" .
- ASCOLTA IL TUO RESPIRO
Il respiro è la priorità più importante nello yoga. Chiediti durante la pratica se stai ancora respirando profondamente e consapevolmente. Soprattutto per chi è principiante nel mondo dello yoga risulta spesso difficile rimanere mentalmente presente durante la pratica. Concentrandoci sulla respirazione rimaniamo presenti. Se la mente è distratta, il respiro è in grado di fare da àncora riconducendoti al qui e ora. Il tuo respiro è anche il barometro che ti mostra se in una posizione hai oltrepassato il limite. Se non riesci più a respirare e sei in affanno ti sei spinto definitivamente troppo in là. Nello yoga pratichiamo la respirazione yogica a tre parti e la respirazione Ujjayi, dalla quale, restringendo la laringe (come se dovessi alitare appannando uno specchio), risulta un leggero mugghio. Come principiante è sufficiente tuttavia inspirare ed espirare profondamente e regolarmente dal naso.
- LO YOGA NON E' UNA GARA
Lo yoga
viene purtroppo praticato nel mondo occidentale molto spesso come uno sport seguendo
il principio cardine delle performances sportive: "di più, più in alto,
continua, più veloce". Lo yoga non ha nulla a che fare con tutto questo. Ciò
che vogliamo rafforzare tramite la pratica è piuttosto un legame interiore. Il
legame con corpo, respiro, mente, fino al cuore di se stessi è una strada
individuale, un'esperienza intima. Sul tappetino non
devi soddisfare aspettative o piacere a qualcuno. Non ha importanza come il tuo Asana appare da fuori o quanto a lungo riesci a tenerlo. Più importante è come
ti senti. Chiudi gli occhi e chiediti: che sensazione o pensieri ti suscita internamente?
Riesci ad "abitare" dall'interno la posa o senti degli attriti? Che qualità ha
questa riluttanza? Affiorano pensieri durante un Asana, di che tipo sono? Ti invito a osservarli.
PRATICA IN PERODI PARTICOLARI
YOGA DURANTE LE MESTRUAZIONI
Il ciclo femminile ha un effetto intenso sull'equilibrio fisico ed energetico dell'organismo femminile. Esso si ripercuote sull'umore, sulla sensibilità al dolore, sulla forza e sulla resistenza della donna. In Ayurveda le mestruazioni sono viste come un naturale processo di detox e regolazione. La pratica yogica dovrebbe sostenere questo processo e non ignorarlo o disturbarlo. Per questo dovresti, durante i primi tre giorni della mestruazione, evitare affaticamento fisico, di modo che il processo di eliminazione con la sua energia diretta verso il basso non venga disturbato. Il tuo corpo ha bisogno di cura amorevole, per questo dovresti evitare le seguenti posizioni e pratiche:
- Piegamenti all'indietro estremi ed esercizi sulla pancia
- Affaticamento e sudorazione
- Inversioni
- Torsioni che facciano pressione sulla pancia
- No Kaphalabhati o Bastrika, poichè vanno a "massaggiare" la pancia
- No Uddhiyana Bandha
- No Mula Bandha
- No ritenzione del respiro durante il Pranayama
In alternativa puoi per esempio sedere in Baddha Konasana (farfalla da seduto) o sdraiarti in Supta Baddha Konasana (farfalla da sdraiato), praticare Upavistha Konasana (divaricata da seduto) o Low Lunge (affondo basso) per allungare e aprire la zona attorno alle anche. Pratica con prudenza e attenzione, ascolta il tuo corpo e modifica la pratica di conseguenza.