About Kali
Shakti o Devi- Shakti è la parola con cui, nella visione induistica del mondo, si indica il divino femminile. Significa, tradotto, "forza" oppure "capacità" o ancora "essere in grado". Si potrebbe dire che il principio femminile è per sua natura energia. Questa energia si esprime in diverse modalità come manifestazione in questo mondo della natura e dunque come forza creatrice. Tutto ciò che si manifesta nel mondo immanente, compresi pensieri ed emozioni in quanto parte della natura dell'uomo, è Shakti. Una di queste forme di energia (o Shakti) assume la forma di Kali, letteralmente "la Scura", "la Nera".
Chi è Kali- Kali viene rappresentata nella tradizione induista con la pelle blu o completamente nera, spesso nuda, con lunghi capelli neri che si agitano selvaggi, una collana di teste mozzate le orna il collo. Attorno alla vita ciondola una gonna fatta di braccia umane. Spesso viene rappresentata con quattro, sei o otto braccia nelle cui mani tiene una spada insanguinata e un teschio. Il volto, a volte furente, a volte benevolo, mostra una lingua color rosso sangue. Sotto i suoi piedi calpesta Shiva (simbolo dell'Ego). Questa rappresentazione è ricavata dal mito secondo cui Kali salva il mondo, annientando con un attacco furioso un intero esercito di demoni. Ella uccide Raktabija, il capo dell'esercito di demoni che sembrava invincibile poiché, ogni volta che una sua goccia di sangue toccava terra, questa si trasformava in guerriero. Leccando via il sangue con la sua lunga lingua prima che tocchi terra, Kali lo annienta. La sua rappresentazione esprime senz'altro potenza e forza.
Just to know- Le divinità induiste non sono dei simboli o delle immagini esterne da posizionare su un altare e da adorare, non sono delle creature esteriori che si librano nell'aria su una nuvola, ma piuttosto sono da leggere come una metafora per la nostra vita.
Simbologia- Le teste mozzate attorno al collo di Kali rappresentano diversi strati e aspetti del nostro Ego che Kali ci invita a sfoltire e lasciare andare. La spada insanguinata è simbolo della morte (e nuovo inizio) del nostro falso Io (Ego). Distruggendo aspetti illusori del nostro Io (maja), la spada diventa simbolo di liberazione (moksha).
L'archetipo- Kali è la madre, il principio primordiale della creazione dell'universo dal cui nulla tutto nasce e viene nuovamente inghiottito. E' la dea della nascita e della rinascita, della morte e di un nuovo inizio. E' la dea della liberazione totale, è' la forza dirompente del cambiamento, la distruttrice dell'ego, è la/l' donna/uomo selvaggia/o in te.
La metafora- Kali rappresenta il cambiamento radicale, il confronto con le paure più profonde, la trasformazione, la morte, il distacco dagli attaccamenti egoici, dalle tendenze negative, da tutto ciò che ci intralcia verso la versione autentica di noi stessi. Il nostro ego non è di per sé il male: abbiamo bisogno di una identità per interfacciarci con il mondo. E' l'attaccamento all'ego, ossia a quella parte di noi che vuole sempre rimanere uguale a se stessa, che si alimenta di schemi conosciuti e condizionamenti e che oppone insistentemente resistenza al cambiamento, che è causa di dolore e non ci permette di uscire da strade già battute, paure e bisogno di sicurezza, che, pur appartenendo ai bisogni fondamentali dell'uomo, fa sì che rimaniamo piccoli e limitati. L'ego, che vive fondamentalmente nella paura, opponendosi al cambiamento, nega la vita, in quanto la vita è ogni istante cambiamento. Kali si può dire dunque che sia la vita stessa, la vita pulsante.
Kali ci mostra
ciò che nella nostra vita è indistruttibile demolendo con violenza vecchi ripetitivi
schemi comportamentali, condizionamenti, vecchie catene e strutture. Essa incenerisce
tutto ciò che trova, ci invita a lasciare andare zavorre che ci sono di
intralcio, ci costringe a guardare ciò che ci limita e, irrompendo nella nostra
vita, crea spazio affinché nasca qualcosa di nuovo. Kali si può
dire che sia LA forza trasformativa per eccellenza.